(nei pressi di Torino 1796 – Torino 1870)
Fu certo nell’ambiente della propria famiglia di origine che Paolo Giuseppe Ghebart venne avviato alla musica. Infatti suo padre, che compare come Paolo Ghebard con nome e cognome italianizzati ma di chiara origine mitteleuropea nelle lettere patenti e nei documenti dei corpi musicali della corte del Re di Sardegna, ricoprì la professione di suonatore di corno da caccia a partire dal 1761 fino al pensionamento nel 1815 (morì nel 1817). Compose le arie dei balli delle opere rappresentate al Teatro Regio, ma anche altri brani conservati manoscritti e a lui vanno ricondotti i Six quartetts per archistampati a Lione dall’editore Guera nel 1780 circa, sul cui frontespizio si legge “Paul Gebhardt Musicien Ord.re de S. Maj. Sardique”.
Invece per quanto riguarda il figlio Paolo Giuseppe Ghebart, uno dei suoi primi biografi tramanda che egli nacque in località non meglio precisabile nei pressi di Torino il 20 novembre 1796 e fu allievo di Felice Radicati per il violino, facendo la sua comparsa nella Cappella Regia come violino di fila nel 1814, l’anno del ritorno dei Savoia a Torino dopo la fase napoleonica.
Nel suo documentato studio sulla Cappella Regia, Rosy Moffa ricostruisce la carriera di Paolo Giuseppe Ghebart – spesso citato nei documenti con il solo nome di Giuseppe – successivamente al suo debutto: nei primi dieci anni del suo servizio compare stabilmente tra i primi violini e nel 1824 riceve il maggiore aumento di stipendio tra i suonatori di tale strumento, lasciando ipotizzare che già fin da allora egli facesse le veci del famoso primo violino Giovanni Battista Polledro, di cui Ghebart nel 1824 aveva sposato la nipote Teresa. Al pensionamento di Polledro il 24 gennaio 1846 una regia patente lo nominò finalmente in maniera ufficiale “primo violino della Reale Cappella e Camera e Direttore Generale della musica istromentale”. Fin dalla stagione 1821-1822 Ghebart compariva come violino nell’orchestra del Teatro Regio, inaugurando una carriera parallela in quella istituzione, dove fu poi “primo violino e direttore d’orchestra in secondo” dal 1832 al 1848 e poi menzionato come direttore nei libretti e nelle cronache fino al 1855, tanto per gli spettacoli delle stagioni operistiche quanto per i primi concerti sinfonici.
Tornando alla Cappella Regia, formalmente Ghebart rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1870, lo stesso anno in cui quella istituzione musicale fu sciolta. Sul luogo di morte le fonti non sono concordi: in alcuni casi si legge Milano ma altre testimonianze lasciano pensare che fu più probabilmente Torino.