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Luigi Hugues – Fantasia sulla Forza del Destino di Verdi per due flauti e pianoforte

20,00

Scarica un breve demo della partitura.

Edizione completa su carta avorio ad alta grammatura: parte di pf con guida (VI, 25 pp.), 2 parti staccate (8 + 6 pp.) e due illustrazioni

Spartito (IV, 25 pp.), due parti staccate (8,6 pp.) e due illustrazioni

Luigi Hugues scrisse una “Fantasia per due Flauti con accompagnamento di Pianoforte” sopra temi della Forza del destino che è rimasta manoscritta fino ad oggi. Sono conservate la partitura, scritta su carta da 14 pentagrammi di formato oblungo 233×300 mm (18 pp.), e due parti staccate per i due flauti scritte su carta da 10 pentagrammi di formato verticale 300×230 mm. (7 pagine ognuna). L’intestazione della partitura è “La forza del destino /  Fantasia per due Flauti / con accomp.to di Pianoforte / di / Luigi Hugues” e quelle delle due parti staccate sono “Flauto 1° / La forza del destino / di G. Verdi / Fantasia per due Flauti con accomp.to di Pianoforte / di / Luigi Hugues” e “Flauto 2° / La forza del destino / di G. Verdi / Fantasia per due Flauti con accomp.to di Pianoforte / di / Luigi Hugues”. 

Non vi sono date e non è semplice individuare una datazione precisa. Hugues si occupò più volte della Forza del destino. Nel giugno 1863 scrisse un “Capriccio elegante per flauto con accompagnamento di pianoforte” e poi nel 1870 una “Fantasia con pianoforte” che fece pubblicare da Lucca con i numeri d’opera 11 e 48. Come si vede i due brani furono scritti immediatamente dopo l’uscita delle due versioni dell’opera e questo non permette di capire quando sia stata scritta la Fantasia per due flauti che inoltre utilizza temi presenti in entrambe. Un elemento che può aiutare a datare le parti staccate è il fatto che siano scritte su carta della Tip. Bellardi e Appiotti di via Dora Grossa 32 a Torino. La tipografia fu attiva a partire dal 1865 ma con un terzo socio che si chiamava Giorsini. Nel 1882 la via Doragrossa venne rinominata via Garibaldi. Non risulta abbiano mai stampato partiture musicali ma erano famosi per la loro carta da musica di buona qualità e quindi Hugues può averla presa solo nel periodo fra 1873 e il 1882. Ovviamente questo non rende impossibile il fatto che la partitura sia precedente e che poi le parti siano state copiate successivamente ma è ragionevole che il brano sia stato scritto dopo l’uscita della seconda versione dopo il 1870 e probabilmente attorno al 1873.

Hugues utilizza cinque temi presi dall’opera di Verdi nel seguente ordine: il Recitativo e Romanza di Leonora nel primo atto (p.18), la Scena nel secondo atto (p. 92), la Melodia “Pace, pace, mio Dio” nel quarto atto (346), la Scena e Duetto nel terzo atto (p. 221) e la successiva Scena ed Arietta (p. 253). Ho citato le pagine dei temi originali nella spartito Ricordi (n. edizione 41381) e va detto che Hugues utilizza solo le cellule melodiche iniziali dei temi e poi li elabora molto liberamente.

Sicuramente era un brano scritto per essere suonato in concerto insieme al fratello Felice e poi rimasto inedito come un’altra ventina visto che Hugues riuscì a far pubblicare solo 5 brani di questo tipo e conservò per tutta la vita i manoscritti degli altri rimasti inediti.

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Genere

Musica da camera

Organico

Due flauti e pianoforte

ISMN

979-0-52030-009-4

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